Non pago di quanto visto nella realtà di un 2020 che oserei definire “incasinato”, ho deciso di riversare tutto il mo ottimismo sul cinema. Non posso andare al cinema perché sono tutti chiusi da quasi un anno e nemmeno riapriranno mai più, quindi mi rivolgo a un sito di streaming per intrattenermi in questa uggiosa serata di Dicembre mentre sorseggio un ottimo Brunello comprato al supermercato.
Il film di questa sera è nientepopodimeno che 2012.
Davvero, non l’avevo ancora visto.
Il mio approccio col natale inizia sempre in questo modo e finisce con cose tipo “Dal tramonto all’alba”, tanto per mettere in chiaro cosa mi ispira il senso natalizio e quanta gioia del natale io provi.
Non ho la minima idea se quello che ho visto nel film abbia anche la più piccola valenza scientifica, per cui lo prendo per quasi buono con qualche licenza poetica.
Il mondo sta andando in vacca. Succedono cose strane alla crosta terrestre e finalmente pare che la faglia di Sant’Andrea si stia sbriciolando come sento pronosticare da anni. Vabbè, chissenefrega, stanno in America, mica si stacca l’Abruzzo.
E invece no.
Quello che succede in California è una scoreggia rispetto a quello che sta succedendo nel resto del mondo.
Tutto il mondo sta per essere triturato da terremoti e quel che resta sano verrà sommerso da tsunami. Tanto valeva morire nel primo terremoto e tanti saluti.
Mentre tutti cercando di salvarsi in qualche modo gli italiani sono gli unici imbecilli che restano fermi dove sono a pregare. Ecco, ci fanno fare la figura del coglione anche nei film catastrofici, forse per vendicarsi di tutte le barzellette in cui l’italiano vince, chissà. Naturalmente le preghiere non funzioneranno come hanno sempre fatto e gli italiani spariranno dal mondo per sempre.
Nel frattempo i cinesi si confermano cinesi e hanno costruito cose assurde in posti assurdi, tipo delle arche in Tibet incastonate nelle montagne dopo aver sfollato gli abitanti.
La storia dei personaggi non ha niente da dire, il protagonista è una mezzasega che si improvvisa super pilota di auto e guida sempre auto capaci si saltare da un lato all’altro del burrone. Nemmeno in hazzard si vedono così tanti salti, ma almeno lì guidavano una Dodge Charger truccata.
Insomma, personaggi poco interessanti con storie poco interessanti. Verso la fine c’è la redenzione dei cattivi che schiantano tutti nei peggiori dei modi per salvare gli altri. Questo è divertente.
Film di esplosioni, salti, fuoco, lava, vento, acqua, capriole, tsunami e effetti speciali. Progettato per essere questo, raggiunge il suo scopo e noi stiamo davanti allo schermo forse per troppo tempo a dire “uuuuu il fuoco”.
Alla fine l’Africa è salva perché se tutto il resto del mondo è sommerso, per una qualche legge fisica, l’acqua messa qui è stata tolta da qualche altra parte. Quindi in Africa nemmeno si sono accorti di quel che stava succedendo a parte che il terreno si è sollevato di 5000 metri. Sì, forse qualcuno con l’orecchio fino si è accorto di qualcosa.
Io mi domando: con tutta la tecnologia che avete, satelliti, mappe 3d e simpatiche telecamere di sorveglianza che inquadrano sempre con l’angolo giusto pure sott’acqua (ma chi avrà pensato di mettere una telecamera di sorveglianza in mezzo agli ingranaggi di un portellone rivolta verso l’alto così da prendere in faccia il protagonista che si affanna a riaparare il meccanismo?), ecco, avete una tecnologia così incredibile per il 2012 e nessuno si è accorto che il posto più sicuro era il Sud Africa? Eravate distratti?
Nient’altro, film che era da vedere in 3D al cinema per farsi sommergere dalle onde, per il resto niente da segnalare e va benissimo così.