Le ultime direttive dal Governo impongono, semplicemente, di starsene a casa se non per motivi di salute o lavoro.
Semplice, no?
Ci sono delle eccezioni, per lavoro o per salute. Nient’altro. Niente. Basta. Potete uscire se state male o se dovete andare a lavorare.
Semplice, no?

Nell’ipotesi eccezionale in cui si debba uscire di casa, il Governo si raccomanda anche di “evitare assembramenti”.
Ed è qui che il fantastico mondo della quinta elementare schiude le sue porte e ci lascia entrare in possesso di un meraviglioso oggetto chiamato “vocabolario”.
Le disposizioni governative parlano di “assembramenti” mentre nell’oscuro lato di internet, quello popolato da cialtroni a cui è stato aperto un profilo facebook, si legge e si sente parlare di “assemblamenti”.
No, non sono cinesi, sono italiani a dirlo.
Il vocabolario Treccani riporta questa definizione per la parola “assembramento”:
assembraménto s. m. [der. di assembrare1]. – 1. Riunione occasionale di persone all’aperto per dimostrazioni o altro: fare, proibire, sciogliere un a.; anche affollamento in genere: sul luogo del disastro s’era formato un grande a. (di gente, di cittadini, ecc.); non posso sopportare l’a. della folla. 2. ant. Adunanza di soldati per il combattimento; moltitudine di armati.
Mentre questa è la definizione della parola “assemblamento“:
.
Ecco. Non esiste.
Se non siete ancora convinti, ecco qui sotto cosa significa “assemblare“:

Quindi, invece che fare gli imbecilli e mettervi in coda al supermercato come se domani non ci fosse più Coca Cola, state a casa, uscite il meno possibile, leggete e ripassate anche le tabelline, che non si sa mai.