Se fossi nato gazzella, mi avrebbero mangiato già anni fa.
E se fossi stato leone, beh, semplicemente non mi avrebbero mangiato.
Sarei rimasto lì, sotto una pianta, col muso appoggiato sulle zampe a guardare gli altri leoni mangiare, accoppiarsi, litigare, mangiare, accoppiarsi, litigare.
Avrei ordinato un bicchiere di vino o di sangue di caribù e avrei commentato quel che stavano facendo gli altri leoni con disprezzo, parlottando fra me e me e dicendo “no, no” con la testa in segno di disapprovazione.
Sarei, dunque, esattamente come sono ora.