Tra i vini da supermercato ho deciso di provare il Vermentino Bolgheri 2017 – Casa di Terra.
Avevo bisogno di un bianco, ma a cena ero solo io e di martedì una bottiglia non me la sentivo di berla. Sto invecchiando. Di solito ne bevo due.
Il Vermentino Bolgheri 2017 – Casa di Terra si presenta molto bene: in pratica bottiglia da 0.375l adatta agli alcolisti in solitaria che non rinunciano a trattarsi bene.
Campeggia sul banco delle monoporzioni, un modo come un altro che i supermercati hanno per ghettizzare chi vive da solo e se la gode. Infatti su quel banco, tutto ha un prezzo esorbitante.
Non questo Vermentino Bolgheri. Per 4,70€ potrebbe valere la pena farci un investimento.
Un bel colore dorato di quelli che ricordano la Coppa del Mondo. Sollevo il calice e mi sento Cannavaro nel 2006. Gli orsacchiotti della pargola disposti sul divano acclamano il mio nome.
E non ho ancora iniziato a bere.
Il profumo è ben carico, gradevole, un po’ troppo irruente. Anche se dalle mie parti si beve il Vermentino di Luni che equivale a due dita su per il naso da tanto che è forte.
Al gusto avvolge, si aggrappa alla lingua e non la molla più. Continui ad avere il sapore il bocca per una buona mezz’ora, mentre smetti di salivare dopo 40 minuti come un cane davanti a una macelleria.
In termini tecnici dovrei dire “persistente”, ma non rende meglio l’idea così?
Da scheda ONAV 87/100. Sorpresona.
Bel vino, un bianco forte, non adatto ai deboli di palato o chi mangia sushi, gamberetti e risottini.
Niente robina delicata. Ci vogliono delle belle grigliate di pesce unte e sbruciacchiate o anche della carne. Unta e sbruciacchiata.
Vino da tenere al fresco per tutta la sera, altrimenti vi stende troppo presto.
